Premi "Invio" per passare al contenuto

Giovedì 22 giugno

L’articolo più utile di oggi sul Corriere della Sera è l’intervista al Ministro della Giustizia Nordio. Il resto del giornale si dedica a cose vecchie di un giorno (esami di maturità compresi) sulle quali già le televisioni ci hanno ammazzato per bene. I giornali italiani non vogliono capire che sono prodotti sempre più invecchiati se ripetono ciò che le tv hanno già detto. Tuttavia, contenti loro, contenti tutti.

 

 

Per imparare come non si deve curare una rubrica, potete leggere  Gramellini, che verga un pezzo

sull’amore scritto con l’inchiostro dell’invidia del moralista (quale Gramellini è e, come tutti i moralisti, invidia la vita altrui che non riconosca la sua funzione oracolante) .

 

 

Un esempio di come dovrebbe essere fatta  l’informazione è il colonnino di sinistra del Wall Street Journal con le brevi riassunte in poche parole. Ecco, se si imparasse anche in Italia a non riempire le prime pagine di opinioni non richieste su fatti già vecchi di un giorno, forse i giornali riprenderebbero ad avere la loro funzione di presidio democratico.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un esempio di giornalismo sbagliato, fazioso e fuorviante è la pagina che Libero dedica ai commenti, a suo dire da Sinistra, ai titoli dei compiti dell’esame di maturità.
Quali partiti della Sinistra italiana si sono pronunciati sul carattere troppo etero dei compiti proposti? Nessuno. Manco uno. si è pronunciata Repubblica che col suo direttore si sta suicidando a fare il giornale delle inchieste sulle mutande dei suoi avversari (quella su Marta Fascina non è stata delle più nobili, sebbene molto americana).

 

Il Fatto dedica l’apertura a Berlusconi e al suo ultimo appello, che sarebbe stato dedicato alla pace. A parte l’uso antifrastico di Berlusconi (nota vittima prediletta e designata del Fatto) per sostenere a contrariis le ragioni della pace, va detto che B. ripeteva ossessivamente che l’Ucraina non può vincere la guerra, diversamente innescherebbe quella mondiale. Questo concetto, molto kissingeriano, ha le sue ragioni e dovrebbe far riflettere tutti noi. La linea inglese e polacca dell’andare avanti a oltranza fino alla conquista di Mosca è sbagliata e pericolosa. La linea di un confine nuovo tra Ucraina e Russia, con l’Ucraina che riconquista qualcosa di quel che ha perduto è realistica.

 

Il Fatto riporta un’intervista a Lula. Io ricordo un colloquio con un vescovo brasiliano, un vescovo povero tra i poveri, un vescovo vero e cristiano, che mi disse che noi occidentali abbiamo un’idea falsata di Lula. Me lo descrisse come una persona complessa, tipica di un Paese con tante luci e tante ombre ben distribuite tra Destra e Sinistra. Mi parlò dei suoi rapporti con il sindacato dei camionisti e delle prostitute bambine che si trovano lungo le grandi rotte del commercio su strada dell’America Latina. Insomma, in Brasile ci sono più vittime che eroi.

 

In una cosa ha ragione Il Fatto: noi siamo troppo nelle mani delle gaffe, sempre più frequenti, di Biden. Definire Xi un dittatore, cosa verissima ma assolutamente inopportuna, è come versare benzina su un fuoco atomico.

 

 

I giornali sardi possono tranquillamente essere ignorati. L’Unione fa un titolone su una fatto marginale: anche Forza Italia non è d’accordo sul piano ospedali di Solinas. Posto che un Piano ospedali predisposto a otto mesi dalle elezioni non è un Piano serio e credibile, ma un’operazione elettorale, perché  occuparsene tanto? Stesso vale sui vertici Solinas-Salvini sulle strade. Spot.

La Nuova invece dedica l’aperura al caldo. C’è caldo. Una notiziona di cui nessuno si era accorto. Davvero utile.