Nuova iniziativa del Maart, l’associazione di Macomer che promuove e racconta la storia, la cultura e il turismo del Marghine. Si tratta della presentazione del cortometraggio “Tea time” (Giusto il tempo di un the), che si terrà oggi 7 giugno, alle ore 21,30 nel locale “Barbanera” di via Degli Artigiani (zona artigianale Bonu Trau) di Macomer. «Siamo tornati con un nuovo progetto e ancora tanta voglia di raccontarci _ spiega Marco Benevole, uno dei fondatori e animatori del Maart _.
Si tratta di un cortometraggio che in circa 10 minuti comprime un’intera giornata da dedicare al benessere personale e fa capire quanto basti veramente poco per staccare un attimo la spina e pensare a noi stessi». Senza pretendere tanto (e con rispetto parlando), il lavoro è per certi aspetti qualcosa di simile a “Ulisse” dello scrittore irlandese James Joyce, un romanzo ponderoso nel quale è raccontata la storia di una giornata di un gruppo di abitanti di Dublino. Quello odierno è il quinto appuntamento di un progetto partito negli anni del Covid con un corto girato all’interno dello storico caseificio Albano e proseguito con un altro all’interno delle officine storiche delle ex ferrovie complementari. Questi i titoli dei lavori precedenti: Novecento (caseificio Albano), Prossima fermata (officine Fds), Santa Croce (la piazza Santa Croce di Macomer) e Reverse (intermodale Maart).
Tea time è il titolo dell’ultimo cortometraggio nato da un idea di Marco Benevole e Antonio Raimondi, durante gli anni del Covid, ai quali si sono aggiunti poi Annamaria Murgia, Stefania Ruiu, Daniela Tondo e Stefania Mura.
«Attraverso la moda e la bellezza, abbiamo voluto raccontare alcune storie importanti di Macomer _ spiega ancora Benevole _. Il primo corto l’abbiamo girato all’interno dello storico caseificio Albano, nell’area archeologica industriale della città. Il secondo all’interno delle storiche officine Fds. Col terzo, girato in piazza Santa Croce, abbiamo raccontato quella che fino a metà dell’800, era la piazza principale e l’ingresso di Macomer. Negli anni successivi, invece ci siamo spostati all’interno del nuovo centro intermodale, dove abbiamo girato il cortometraggio durante una cena sociale e poi l’abbiamo riproposto col pubblico che si è rivisto in scena».
Attraverso questo progetto il Maart racconta alcuni momenti e alcuni aspetti della storia di Macomer. È un modo diverso di raccontare la storia e la realtà il quale si serve del cinema (immagini e colonna sonora che alterna musica e parlato), uno strumento differente da quello tradizionale del libro, un’alternativa per comunicare con chi non ha la voglia o il tempo di leggere. L’ex caseificio Albano è un gioiello che conserva ancora tutte le attrezzature in uno in tempi non lontanissimi nella lavorazione del latte, mentre quello sulle officine Fds è il racconto di una realtà importantissima per Macomer, le officine delle ex Ferrovie complementari che hanno formato e fatto crescere operai altamente specializzati che costruivano i pezzi di ricambio dei mezzi ferroviari quando questi erano introvabili. «Con Tea Time _ conclude Marco Benevole _ siamo tornati con un nuovo progetto e ancora voglia di raccontarci». Originalissimi i manifesti con le quali Maart ha pubblicizzato l’iniziativa. Le modelle del progetto sono persone che vivono e lavorano nelle realtà locale «al posto _ dice Benevole _ della classica modella un po’ finta e poco reale».