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Marghine: le sagre sopravvissute

Settembre nel Marghine è tempo di sagre, soprattutto di sagre campestri. In passato ce n’erano di più.

Bortigali, Santa Maria ‘e Sauccu

Molte sono state abbandonate negli anni perché nessuno era più disposto a occuparsi dell’organizzazione, di solito legata a motivi religiosi, al “voto” dei fedeli per grazia ricevuta.

Bortigali, Santa Maria ‘e Sauccu

Restano le più suggestive, come Santa Maria de Sauccu di Bortigali, che inizia il 7 settembre e si concluderà domenica 17 col solenne rientro del simulacro della Madonna dal santuario al monte accompagnato dagli ospiti dell’obriere, tutti a cavallo, e dallo spettacolare rientro all’imbrunire nella chiesa di Santa Croce quando verranno esplose, in segno di festa e di saluto, centinata di salve di fucileria.

Silanus, San Bartolomeo

Si sono invece concluse le feste nei santuari campestri di San Lussorio di Borore e San Bartolomeo di Silanus.
Quest’ultima ha ritrovano nuovo lustro grazie all’iniziativa di alcuni giovani che, nelle notti di “bizzadorzu” (una specie di veglia non esattamente  di preghiera) hanno portato centinaia di persone nell’area della chiesetta e dei muristenes, che per il resto dell’anno è deserta.
Sagra della seada, manifestazione laica che non ha niente a che vedere col sentimento religioso, nella località di Badde Salighes a Bolotana.
La manifestazione si è svolta sui monti di Bolotana dove ha richiamato numerose persone.