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I due chili che gli salvarono la vita

Uno dei ventidue spettacoli tratti dal libro “La ghianda è una ciliegia” di Giacomo Mameli andrà in scena martedì 23 gennaio alle ore 18 al Centro Servizi Culturali Macomer.
Si tratta del monologo “Storia di un uomo magro” dell’attore-regista Paolo Floris.

Lo spettacolo è promosso dall’Associazione Nino Carrus con l’Associazione Culturale Pane & Cioccolata di Bologna in collaborazione col Centro servizi culturali Unla di Macomer e la Fondazione di Sardegna.

Si tiene in preparazione del “Giorno della memoria” che ricorda gli orrori dei campi di sterminio.

La tappa di Macomer è stata fortemente voluta dall’associazione Nino Carrus, impegnata da anni su molti fronti tra i quali rientrano le iniziative per mantenere vivo il ricordo dello sterminio compiuto dai nazifascisti.

Quello di Macomer  è uno dei 22 spettacoli già tenuti o che stanno per tenersi in cinque regioni: Sardegna, Marche, Toscana, Lombardia ed Emilia. Si tratta di una delle tappe dell’ottava tournée del monologo dell’attore Paolo Floris in occasione della Giornata della Memoria.
Lo spettacolo è tratto dal libro “La ghianda è una ciliegia” dello scrittore Giacomo Mameli. La vicenda narrata da “Storia di un uomo magro” racconta la storia di uno dei tanti uomini protagonisti della seconda guerra mondiale, Vittorio Palmas di Perdasdefogu, morto qualche anno fa poco prima di compiere 106 anni. Palmas era finito nel campo di concentramento di Bergen Belsen, lo stesso nel quale venne reclusa e morì Anna Frank. Gli ebrei, gli omosessuali, gli zingari, ma molto spesso anche i prigionieri politici, venivano pesati ogni settimana. E chi pesava meno di 35 chili veniva ucciso. Una mattina del 1944 Palmas venne fatto salire sulla bilancia e pesò 37  chili. Dirà in seguito di essere ancora vivo per quei due chili in più.