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Borore: un aeroporto andato per aria

Durante la gestione commissariale del comune di Borore è sfumato un importante progetto che avrebbe dato nuova vita al campo di aviazione rimasto in funzione dal 1919 al 1945, prima come tappa del servizio postale aereo interno della Sardegna e poi come aeroporto militare durante la Seconda guerra.

Intendeva riaprirlo all’uso l’Aeroclub di Cagliari, che aveva in progetto di realizzare una struttura attrezzata di pista di atterraggio e decollo per piccoli velivoli da turismo e, allo stesso tempo, aprire una scuola di volo per aspiranti piloti con possibilità di conseguire il brevetto.

Tutto questo avrebbe comportato anche altre attività collaterali come la manutenzione dei velivoli, la  fornitura del carburante e tutto ciò che serve per le attività del volo turistico e sportivo.

Il Consiglio comunale aveva accolto la proposta dell’associazione di Cagliari che voleva spostare nel centro Sardegna parte dell’attività. Unica difficoltà la presenza nell’area del galoppatoio utilizzato dall’Associazione ippica durante il palio che si tiene nel corso d’estate.

Ostacolo superabile con un accordo e una soluzione condivisa, ma il Consiglio comunale venne sciolto per  l’inchiesta che travolse il comune e che in pochi anni si è andata sgonfiando.

La gestione commissariale ha fatto il resto.
Per la concessione dell’area dell’ex campo di aviazione pose l’esigenza di pubblicare un bando di manifestazione d’interesse finalizzata a individuare il soggetto privato al quale affidare la concessione, una procedura che, se tutto fila liscio e senza intoppi, dura almeno un anno.
Questo nonostante una delibera approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale che dava indirizzi per procedere alla concessione a titolo oneroso dell’area.
I tempi delle imprese sono diversi da quelli della burocrazia e il progetto è sfumato definitivamente.