Premi "Invio" per passare al contenuto

Macomer: sottopassi o gabinetti?

Anche attraversandolo in apnea, una volta riemersi si ha la sensazione di avere addosso l’odore della pipì.
Non parliamo del mare e dei sentori di alghe e acqua marina, ma del “pisciatoio” storico di Macomer, il sottopasso che collega via Piercy allo spiazzo di fronte all’innesto tra via Piemonte e viale Sant’Antonio che da sempre è una specie di latrina, non proprio un luogo invitante.
Chi va a piedi e abita nella zona tra viale Sant’Antonio e viale Nenni e deve raggiungere il Corso Umberto non può evitarlo, a meno che non voglia compiete larghi giri da via Sardegna o dal sottopasso che collega viale Nenni al Corso all’altezza di via Beltrame.
Nella bella stagione una passeggiata più lunga può essere anche piacevole (in questo caso anche più igienica),  ma col maltempo, come nella mattinata di ieri che era piovosa e ventosa, è meglio evitarlo.
Nonostante tutto qualcuno c’è passato.
La faccia stravolta di una donna che a metà mattinata è riemersa dal sottopasso dopo esserci inabissata dal lato di via Piercy diceva in modo chiaro quali sensazioni può aver provato mentre attraversava sotto la ferrovia. Tra ieri e giovedì in centro non c’erano manifestazioni affollate, come sfilate o sagre che richiamano grandi folle.
È dunque improbabile che nella serata precedente e fino a tarda ora si sia fatto un uso smodato del sottopasso come alternativa ai servizi igienici dei locali pubblici. Eppure, nonostante il vento, ieri mattina le esalazioni si percepivano già dai primi gradini, tanto da far pensare che il problema causato dalla maleducazione degli incivili persista perché gli interventi di pulizia non sono sempre puntuali.