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Macomer: le 473 case ritrovate

Quando il fisco vuole, l’evasione non sfugge all’accertamento e alla tassazione.
Negli anni scorsi l’Agenzia delle entrate scovò a Macomer ben 473 immobili non accatastati, edifici che, forse per sciatteria o anche malafede, non erano mai stati dichiarati al catasto dai i proprietari. Che non erano dei palazzinari anche perché gli immobili nascosti non erano grandi costruzioni, ma al massimo locali di servizio costruiti su un terreno o piccoli ampliamenti dell’esistente che comunque modificano il valore dell’immobile e quindi vanno dichiarati.

Quella situazione è stata in gran parte sanata con l’accatastamento da parte dei proprietari o con la revisione dei dati.

Per alcuni immobili si è proceduto d’ufficio con sanzioni e oneri a carico dei padroni delle case fantasma non censite in catasto ma comunque ben presenti alla luce del sole.
Il fenomeno non riguarda solo Macomer perché quella campagna di accertamenti condotta in Sardegna individuò ben 54 mila immobili che per il catasto non c’erano e che quindi sfuggivano alla tassazione. L’incidenza di quelli scoperti dal fisco nel territorio di Macomer era pesante: quasi l’un per cento del totale.
Non erano grandi costruzioni, al massimo si trattava di tettoie o capannoni realizzati nelle aziende di allevamento per ricoverare il bestiame o per conservare il fieno, in qualche caso locali per il deposito di attrezzi realizzati nelle vigne o in altri terreni o prefabbricati di piccole dimensioni a servizio di un fondo. Gran parte dei proprietari ai quali era stato notificato l’accertamento si sono messi in regola procedendo col ravvedimento operoso, cioè di loro iniziativa e con penalità minime.
Per chi invece non ha fatto niente, gli uffici dell’Agenzia delle entrate hanno proceduto con l’accertamento fiscale che prevede l’applicazione delle sanzioni e dei costi sostenuti. Non sono state avviate altre campagne per l’individuazione dei fabbricai fantasma, ma dalle rilevazioni degli uffici del catasto, che non hanno necessità, come si faceva una volta, di battere paesi e campagne per individuare ampliamenti o nuove costruzioni che sfuggono al fisco, sembra che nel territorio del Marghine gli immobili non censiti siano poca cosa.
Si tratta poi di vedere se si tratta di locali di piccole o piccolissime dimensioni al di sotto della superficie esente o di serre, che non devono essere accatastati.