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Da giovedì analisi per tutti

Sono in arrivo i reagenti (al massimo dovrebbero arrivare giovedì) e i problemi all’origine dei disservizi nelle analisi di laboratorio delle strutture che fanno capo alla Asl di Nuoro, compreso il laboratorio del distretto sanitario di Macomer, dovrebbero essere risolti.
«In riferimento al ritardo, da parte della ditta fornitrice, nella consegna di alcuni reagenti del laboratorio analisi dell’Ospedale San Francesco _ si legge in un comunicato stampa dell’azienda sanitaria _, l’Asl n. 3 di Nuoro comunica che la situazione sarà definitivamente risolta entro giovedì».

Lo stesso comunicato riporta anche un commento del direttore generale Paolo Cannas: «Premesso che sono state sempre garantite tutte le emergenze-urgenze, nonché l’attività routinaria per utenti e reparti ospedalieri e che non è stato possibile garantire un cinque per cento di esami, comunichiamo che ci stiamo avviando alla risoluzione del problema.

Infatti la ditta Siemens si è impegnata a consegnare i reagenti mancanti entro giovedì mattina, assicurando il massimo sforzo affinché la situazione sia definitivamente superata anche per il futuro».

Lo sperano anche gli utenti, che essendo anche i cittadini che pagano le tasse con le quali è finanziato il servizio sanitario nazionale, ne sono anche i principali azionisti. La situazione di disagio durava dal 3 gennaio.
Molti esami del distretto sanitario di Macomer non si fanno più nel laboratorio della struttura di Nuraghe Ruiu, quello che con un nome poco appropriato  chiamano ancora «l’ospedale», ma a Nuoro. Il tutto per una questione di risparmio.
Per certi esami i tempi sono più lunghi rispetto alle strutture private convenzionate, una delle quali è un laboratorio di Abbasanta che già da alcuni anni è punto di riferimento dell’utenza di Macomer e di alcuni paesi del Marghine.
Il quale ha però la convenzione in scadenza e in certi periodi non può erogare il servizio in esenzione. Per alcuni esami piuttosto costosi, inoltre, non è convenzionato.
I reagenti della Asl n. 3 arriveranno (si spera) entro giovedì, ma di chi è la colpa se non sono arrivati nei tempi dovuti per evitare disagi, disservizi e costi all’utenza?
Chi avrebbe dovuto provvedere a controllare la ditta fornitrice perché li consegnasse nei termini stabiliti dal contratto di fornitura? L’ordine è stato fatto in tempo utile per evitare il vuoto all’origine del disservizio? Sono tutte domande che meriterebbero una risposta che agli utenti non è stata data. Anche perché a subire disagi e maggiori costi sono stati loro. Oltre alle analisi sono infatti saltate le visite specialistiche che richiedevano i referti degli esami di laboratorio. Rinviare una visita perché le analisi non ci sono significa mettere in conto tempi d’attesa più o meno lunghi che a volte compromettono la possibilità di intervenire con una cura tempestiva ed efficace. Il cittadino utente ed azionista del servizio sanitario non può cacciare via i responsabili dei disservizi, ma può farlo con i loro referenti: i politici. Anche per questo è da prevedere che nel Marghine il tema della sanità sarà uno degli argomenti caldi della prossima campagna regionale.