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33 anni di galera ingiusta

Il libro L’Errore: storia di un innocente condannato all’ergastolo di Maria Francesca Chiappe, che racconta la vicenda di Beniamino Zuncheddu, vittima più che di un errore giudiziario, di un’ingiustizia durata 33 anni, verrà presentato a Bolotana venerdì 15 marzo, alle ore 18,30 nel corso di un incontro con l’autrice che si terrà nell’aula consiliare del Comune.

L’iniziativa è promossa e organizzata dall’edicola P&D di Bolotana, dal Comune e dall’associazione “Leggi che ti passa”.

All’incontro sarà presente l’autrice che dialogherà con Giusi Boeddu.

Il tema del libro è dell’incontro è quello della giustizia ingiusta della quale, in questo caso, ha fatto le spese un innocente che ha pagato pesantemente con 33 anni di carcere che hanno bruciato gran parte della sua vita e soprattutto gli anni migliori, quelli della giovinezza. Il comune di Bolotana si è sempre distinto nel portare avanti iniziative come questa che pongono all’attenzione della gente vicende di ordinaria ingiustizia o problemi sociali di grande rilevanza, come questo della giustizia ingiusta.

L’incontro di venerdì non è dunque la semplice presentazione di un libro per promuoverne la vendita, ma un momento di riflessione sulla giustizia in Italia e sugli apparati giudiziari che l’amministrano, dalle indagini ai processi. Il libro, come è scritto nella presentazione, racconta «la storia di un uomo, che fa sentire tutti noi indignati e inermi davanti all’assurdità dell’ingiustizia».

Per un delitto che non aveva commesso a Beniamino Zuncheddu è stato inflitto l’ergastolo.

«Neppure oggi ho capito perché lo abbiano fatto _ ha detto in un’intervista il protagonista di questa terribile storia _, sono errori che fanno i giudici».  Terroristi e brigatisti, anche non pentiti, pur essendo condannati all’ergastolo, hanno riottenuto la libertà prima di aver trascorso 30 anni dietro le sbarre. Zuncheddu no. «In carcere mi dicevano sempre: “se ti ravvedi ti diamo la libertà”», ha raccontato.  In pratica gli chiedevano di confessare un delitto mai commesso, un’ingiustizia nell’ingiustizia. «Verità venuta fuori troppo tardi _ ha detto in un commento la garante dei carcerati _, Beniamino Zuncheddu è entrato in carcere che aveva 27 anni, oggi ne ha 59. Penso che una giustizia giusta non debba aspettare 33 anni. Gli è stata rubata la vita».
Venerdì la storia di Zuncheddu sarà raccontata e commentata nel corso dell’incontro che si terrà a Bolotana durante il quale Maria Francesca Chiappe dirà le ragioni per le quali ha deciso di scriverci un libro.