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Come andare al mare e per mare in sicurezza

Interessante iniziativa dell’Istituto comprensivo n. 1 “G. Caria” di Macomer per parlare con gli alunni di mare e di sicurezza quando lo si avvicina, ci si immerge o, per chi sa usare un natante, quando si naviga o semplicemente si lascia la terra ferma per portarsi a largo anche se non distanti dalla costa.

«Vivere il mare in sicurezza» è il tema di un incontro con due rappresentanti della Guardia costiera della Marina militare che si terrà mercoledì 22 maggio, alle ore 10,30 nella scuola media di via Ariosto.

L’incontro è stato organizzato dalla dirigenza della scuola in collaborazione con la capitaneria di porto di Bosa della Guardia costiera.
Temi dell’incontro: il mare come sicurezza, la conoscenza, il rispetto ambientale della flora e della fauna marina e di tutto ciò che è occasione di vivere il mare.
A parlarne saranno il comandante della capitaneria, tenente di vascello Alessandra Gabrini, e il primo maresciallo Andrea Serino.

Un’iniziativa di questo tipo a Macomer sembra quasi che non abbia senso e ricorda i comizi degli anni Cinquanta nei paesi dell’entroterra durante i quali i politici promettevano il mare.
Eppure negli anni scorsi c’era un’associazione di volontariato che si chiamava “Mare sicuro” e si occupava di salvataggio a mare, sotto certi aspetti una singolarità dato che Macomer dista non meno di 30 chilometri dalla località balneare più vicina.

L’iniziativa dell’Istituto “G. Caria” assume importanza se si considera che con la bella stagione molte famiglie trascorrono un periodo di vacanza al mare o ci si recano giornalmente. Insegnare ai giovanissimi, in questo caso agli alunni della scuola media, come avvicinarsi all’acqua senza pericolo e rispettando regole di sicurezza, ma anche di rispetto ambientale, assume quindi la dimensione di un’importante azione educativa, non solo in termini di sicurezza.

La soluzione migliore era quella di affidare questo compito alla Guardia costiera, la quale esercita una capillare attività di controllo per garantire la libera e sicura balneazione e fruizione del mare e delle spiagge in tutta la costa, ma svolge anche  un’attività di prevenzione e repressione attraverso controlli a mare e a terra per individuare comportamenti contrari alle regole della sicurezza della navigazione e consentire ai bagnanti e ai diportisti il corretto uso del mare e del litorale.