Se sulle strade statali lo sfalcio è stato fatto per tempo, sulle strade provinciali del Marghine invece è ancora tutto da fare.
La stagione degli incendi incombe, ma sulle strade della Provincia che percorrono il territorio del centro Sardegna, poco più di un centinaio di chilometri, l’erba è cresciuta ad altezze variabili che raggiungono anche i due metri e con i primi caldi è seccata diventando facile esca per il fuoco. Qualche incendio a bordo strada (poco più di un centinaio di metri quadri percorsi dalle fiamme) c’è già stato.
Le temperature non elevate e il clima fortemente umido degli ultimi giorni limitano il rapido dilagare del fuoco, ma a breve le cose cambieranno.
Le proroghe dei termini non cambieranno l’entità del rischio. Perché sulle strade statali gli interventi di pulizia delle cunette è stato fatto mentre su quelle provinciali (ma anche lungo la ferrovia) è tutto da fare?
Pare che un provvedimento dell’assessorato all’Ambiente abbia spostato i termini al 30 giugno. Gli anni scorsi bisognava farlo entro il 31 maggio.
La Provincia si deve essere adeguata.
E il rischio? Poco importa, l’importante è rispettare la norma. In molti si chiedono a che cosa serva oggi una struttura come quella della Provincia, dove chi amministra non è eletto da nessuno ma è chiamato a farlo (giustamente remunerato) per investitura politica. Tra le competenze dell’ente, che incassa la quota della tassa per lo smaltimento dei rifiuti che paghiamo al comune in misura del 5% sull’imponibile, c’è anche l’ambiente. In materia di tutela non sembra però che la Provincia brilli per solerzia.