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Macomer: dove c’era una chiesa, c’è un parcheggio

 

La chiesa di Sant’Antioco (Sant’Antiogu), edificata probabilmente nel XIV secolo nel borgo fortificato compreso tra il Corso Umberto e le attuali vie Eleonora, Santa Croce e via Lepanto, sorgeva nell’attuale via Mentana, allora detta S’ottorinu de Sant’Antiogu  (dove oggi c’è l’uscita del parcheggio sotterraneo).

Il borgo nacque probabilmente nella seconda metà del XIV per volontà di Mariano IV giudice d’Arborea, che decise di fortificare lo sperone roccioso oggi noto come “Sa Presone ‘Etza”, in cui le campagne di scavo recenti (svolte dagli archeologi Luca Sanna e Barbara Panico), hanno evidenziato la presenza di fortificazioni pre- esistente al “Castello” e di sepolture.

Da un documento pubblicato da Giovanni Cucca[1], si evince che la chiesa avesse l’ingresso orientato ad oriente, con una lastra in una facciata laterale che veniva utilizzata come altare per celebrare fuori dalla chiesa.

Il documento pubblicato dal Cucca, ci racconta un gustoso aneddoto: verso il 1680,  il fuorilegge Sebastian Fuiladu Sanna, inseguito dai Barracelli, pensò di godere dell’impunità che spettava a chi si rifugiava nell’area sacra, aggrappandosi alla lastra laterale; ma fu “strappato e catturato” con la forza.

Fu avviata una causa civile tra la Curia Vescovile di Alghero e i Barracelli. La chiesa viene citata in altri documenti come la visita pastorale del 1684, in cui viene riportato che il patrono della chiesa era il notaio Antonio Pinna.

La chiesa successivamente venne sconsacrata e cadde in uno stato di abbandono.

Risulta ancora esistente nelle mappe del Cessato Catasto (anno 1848 e successivi) e nei Sommarioni (anno 1857 e successivi). Abbandonata e ridotta a un rudere la chiesa fu utilizzata come stalla e probabilmente come pollaio, prima di finire inghiottita, dai lavori del parcheggio interrato che spazzarono via un intero rione (Sa contrada de s’Antiogu) che probabilmente era stato un nucleo della cittadella fortificata del Castrum di Macomer.

[1] Vedi Giovanni Cucca, La comunità di Macomer in età spagnola. Sardegna e Spagna in età moderna. Macomer nel XVII secolo, Cagliari, 2005, pg. 65 e seguenti.