Chi ha più di 50 anni sa cosa ha significato il polo petrolchimico e industriale di Ottana per il centro Sardegna, prima in termini occupazionali e di sviluppo e poi per le lotte intraprese dai lavoratori per difenderlo.
Le nuove generazioni lo conoscono per la presenza delle due ciminiere visibili a chilometri di distanza, che sono il simbolo di anni di benessere che ha portato allo sviluppo economico e urbanistico di quasi tutti i comuni della zona e poi alle battaglie per impedirne la cancellazione.
La storia del petrolchimico di Ottana e della fine del sogno industriale della provincia di Nuoro con la sua la chiusura che ha portato disoccupazione e spopolamento, l’ha raccontata il regista nuorese Antonio Sanna col documentario “Dopo il futuro”, uno spaccato sulla realtà di un’area abbastanza estesa e non solo quella di Ottana, in origine agropastorale e poi votata all’industria, della quale oggi non si capisce quale sarà il suo futuro.
Il documentario sarà presentato a Sindia nel polo espositivo di Piazza Mercato, sabato 2 dicembre ore 17,30. Interverrano all’incontro il regista, Antonio Sanna e il direttore della Cineteca Sarda Antonello Zanza.
L’iniziativa è promossa dalla Società Umanitaria Cineteca Sarda, dal Dipartimento Scienze sociali Università di Cagliari, dalla Fondazione di Sardegna, dal Comune di Sindia e dall’Associazione Nino Carrus. Il documentario apre apre una riflessione su come si vive oggi nel centro Sardegna dopo la fine dell’industria e su quali iniziative sono in corso per provare a creare occasioni di lavoro alternative all’occupazione nelle fabbriche.