Venticinque nuovi agenti potenzieranno l’organico del Commissariato di polizia di Macomer in funzione della presenza nell’ex carcere del centro di permanenza e rimpatrio per i migranti CPR), l’unico operante in Sardegna.
Andranno ad aggiungersi ai 40 attualmente in forza alla struttura di polizia. Più uomini ma anche mezzi nuovi che miglioreranno l’efficienza del reparto al quale fa capo un territorio abbastanza esteso e con competenze che spaziano su tutta una serie di funzioni che vanno dal porto d’arma, tanto per citarne qualcuna, ai passaporti. Il potenziamento è dunque legato alla presenza in città di un CPR che ha trovato spazio nel carcere dismesso di Bonu Trau.
Finora gli agenti del commissariato hanno fatto fronte alle esigenze di controllo col personale disponibile, che per quanto esperto e competente, non poteva farsi carico di tutto.
Venticinque uomini in più e mezzi nuovi consentiranno di controllare al meglio il territorio e di svolgere con efficacia i servizi richiesti dalla presenza del CPR, che è un luogo di trattenimento del cittadino straniero in attesa di esecuzione di provvedimenti di espulsione in quanto irregolare. Considerando poi che la struttura aumenterà la capienza, l’aumento del personale di polizia del locale commissariato era inevitabile, oltre che richiesta da tempo.
Lo scorso 11 novembre, la garante regionale delle persone private della libertà personale della Sardegna, Irene Testa, ha visitato il CPR di Macomer.
Gli ospiti presenti a quella data erano 38, numero destinato ad aumentare a breve dopo i lavori che raddoppieranno l’attuale capienza di 50 posti.
La presenza di più agenti nel locale commissariato renderà la città più sicura.
Più personale significa infatti maggiore prevenzione e contrasto dei reati. I tagli degli ultimi dieci anni avevano ridotto all’osso l’organico della Polizia a Macomer. La presenza dei agenti, in questo caso della Polfer, manca da tempo nella stazione ferroviaria.
Non è che con 25 unità in più tutto ritorni come prima. Non va infatti dimenticato che sono destinati soprattutto al CPR. La loro presenza, però, contribuirà a migliorare e a rendere più efficace il controllo della città e del territorio.
Inoltre, e non è poco, 25 persone in più che mangiano e dormono a Macomer, significa lavoro e reddito per chi affitta e per chi offre servizi di ristorazione.