Continua la querelle dell’Unione die Comuni del Marghine.
Il sindaco di Noragugume ha dichiarato che ancora non tutto è perduto. I cinque sindaci del Marghine che non hanno piegato il ginocchio a una nuova maggioranza, che non c’è perché non è maggioranza, non sono pregiudizialmente ostili alla presidenza del sindaco di Sindia Franco Scanu.
Che cosa si può dedurre da questa dichiarazione?
Forse che prima della elezione di Scanu erano stati raggiunti degli accordi sulla Giunta dell’Unione che poi sono stati disattesi.
Se è così, forse occorre prendere atto che nella repubblica egalitaria del Marghine (territorio che non ha mai tollerato egemonie) il modello di governo non è l’egemonia. L’estetica dell’urlo e del petto in fuori non ha la maggioranza.