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Sindia: esperienza di trasparenza

Negli anni Novanta sindaci e amministratori si riempivano la bocca della parola “trasparenza”, termine che oggi sembra essere passato di moda, ma non a Sindia.

Il sindaco, Franco Scanu, infatti, ha fatto un rendiconto ai cittadini dei primi sei mesi di attività e nei giorni scorsi lo ha pubblicato sulla pagina Facebook del comune descrivendo le cose fatte e documentando con fotografie quelle che si prestano a essere riprodotte con immagini.

Non tutti i sindaci lo fanno, o al massimo lo fanno a fine mandato soprattutto se si ricandidano.

Non si tratta della relazione prevista dal decreto legislativo n. 149 del 2011, che è un adempimento obbligatorio ed è tutta un’altra cosa, ma della puntuale comunicazione ai cittadini di ciò che ha fatto l’amministrazione in un determinato periodo di tempo, in questo caso nei primi sei mesi di attività che è un arco temporale abbastanza breve. A Sindia, come in tutti i comuni, specialmente i più piccoli, le risorse da spendere non sono tante e la disponibilità finanziaria è spesso costretta entro limiti che non lasciano molto spazio di manovra agli amministratori. Con i pochi soldi disponibili e con quelli che è riuscito a reperire da giugno in poi Franco Scanu e la sua giunta sono riusciti a fare e a programmare diverse cose.

L’elenco col quale ne rende conto ai cittadini è nutrito.

Dalla Regione il comune ha ottenuto 100 mila euro per interventi di recupero nella chiesa di San Pietro. Attraverso una variazione di bilancio sono stati recuperati altri 150 mila euro da destinare alla manutenzione della piazza Monumento Caduti .
L’avanzo di amministrazione di 600 mila euro servirà invece a sistemare strade urbane e rurali e in particolare gli ingressi all’abitato del paese.
Il caseggiato della scuola media, che con il calo degli alunni non svolge più la funzione di edificio scolastico, diventerà una casa di riposo per anziani con annesso centro diurno.
La Regione ha finanziato il primo lotto per un importo di 500 mila euro.
Per l’intero intervento ne servono 1.950.000.
Altri 50 mila euro del bilancio comunale sono stati destinati a coprire i costi di rifacimento della segnaletica nell’intero abitato, dove la circolazione è oggi regolata solo dal buon senso di chi guida un veicolo, e altri 50 mila serviranno invece per migliorare l’agibilità dell’edificio scolastico principale. Lavori per 90 mila euro sono previsti nel cimitero.
Un finanziamento regionale di 500 mila euro servirà per lavori di sistemazione del tetto del palazzetto dello sport.
Sempre la Regione ha finanziato la ristrutturazione del centro polifunzionle per una spesa di 500 mila euro e una somma identica è stata destinata alla sistemazione del parco urbano di Banzu.
Altri finanziamenti per 1,5 milioni di euro in tre anni da destinare a interventi di valorizzazione turistica sono stati ottenuti in forma associata con altri comuni (Sedilo e Suni). L’Unione dei comuni interverrà infine per sistemare alcune strade rurali.