Dopo il primo libro sulle chiese campestri della diocesi Alghero-Bosa, pubblicato nel 2018, è uscito ora ed è in vendita nelle librerie e nelle edicole il secondo libro di Gianni Cocco che racconta la storia delle chiese succursali urbane, che teoricamente sono quelle nelle quali si svolge il servizio parrocchiale per i fedeli che risiedono distanti dalle parrocchie, ma di fatto si tratta di chiese secondarie, spesso chiuse, dove i riti si limitano a quelli legati alla festa e alle celebrazioni in onore del Santo al quale sono dedicate o a quelli delle confraternite che vi hanno sede.
Le chiese descritte nel libro di Gianni Cocco sono 74.
Di queste 29 sono nelle parrocchie della forania di Macomer che comprende 14 comuni del centro Sardegna.
In diverse chiese succursali, come in quella di Silanus intitolata alla Madonna d’Itria, si celebra regolarmente la messa.
Queste svolgono infatti la funzione di avvicinare le celebrazioni ai rioni più periferici e distanti. Altre, invece, sono inaccessibili per gran parte dell’anno.
Quello che Gianni Cocco ha costruito è un itinerario di centinaia di anni attraverso i luoghi di devozione, fede e passione artistica che hanno creato un patrimonio culturale e storico di immenso valore, a partire dalle chiese campestri che ha raccontato in un primo volume di grandissimo interesse, per proseguire con le chiese succursali urbane, situate invece negli abitati.
Gianni Cocco, che ha 85 anni e ha lavorato per una quarantina come impiegato del comune di Macomer, dedica oggi parte del suo tempo a questa appassionata ricerca sulla storia delle chiese della diocesi.
Anche questo secondo volume è stato realizzato assieme a don Paolo Secchi, direttore dell’Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici. Per ogni chiesa è stata predisposta una scheda corredata da fotografie. Nella seconda parte del libro don Paolo Secchi racconta invece gli interventi eseguiti dalla diocesi a tutela degli edifici di culto e del patrimonio artistico custodito al loro interno.