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Nuovi corsi per gli olivocultori

La cura e la coltivazione l’oliveto, assieme a quelle della vigna, è l’attività agricola più diffusa nel Marghine.

Se la viticoltura costituisce un passatempo o un hobby per la gran parte di quanti si dedicano all’attività (sono pochi quanti lo fanno in modo professionale con lo scopo di commercializzare i prodotti direttamente come uva dopo la vendemmia o come vino), l’oliveto rappresenta invece una fonte di guadagno con la vendita dell’eccedenza dell’olio che non viene consumato per le necessità familiari. Entrambe le attività comportano lavoro e soprattutto conoscenze che talvolta mancano a chi ci si dedica, in particolare per quanto riguarda gli interventi sulle piante a partire dalla potatura.

È per questo che Laore, l’agenzia regionale per lo sviluppo agricolo, organizza dei corsi rivolti a quanti svolgono questo tipo di attività, non solo a chi lo fa per professione, ma anche e soprattutto agli appassionati che hanno un piccolo fondo e lo coltivano in proprio. A fine gennaio un corso di potatura pratica dell’olivo si è svolto a Sindia ed è stato rivolto a quanti si dedicano all’oliveto.  Altri corsi sono stati tenuti negli ultimi cinque anni nei paesi del Marghine. L’attività si è interrotta negli anni della pandemia, ma ora si è ripreso.

Non si tratta solo di corsi di potatura. In passato sono state affrontate le diverse tematiche che interessano il comparto, con particolare riferimento alle tecniche di coltivazione, alla sicurezza alimentare e degli operatori, alla sostenibilità ambientale, alla qualità delle produzioni e alla valutazione delle caratteristiche organolettiche dell’olio. Scopo della formazione è quello di aggiornare quanti si dedicano a questa attività per migliorare le tecniche colturali, i sistemi di allevamento e di potatura delle piante, per ridurre i costi di gestione dell’oliveto (la potatura affidata a terzi è una delle attività più costose), aumentarne le produzioni e migliorare la qualità del prodotto.

Un commento

  1. Mario Porcu
    Mario Porcu 8 Febbraio 2024

    Ottima ed encomiabile iniziativa da parte di Laore,venire incontro con tecnica e preparazione ai campagnoli del Marghine con corsi istruttivi e di competenza,sono sicuro che migliorerà la qualità dell’olio e il beneficio per gli alberi.Un sentito Grazie

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