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Macomer: il Comune al posto delle suore

Il comune di Macomer utilizzerà una parte dei locali del complesso che fino a pochi mesi fa ospitava le suore salesiane “Figlie di Maria Ausiliatrice” e le molteplici attività che le Salesiane svolgevano a
Macomer nella “casa” fondata il 7 novembre del 1966 grazie alla donazione da parte di Salvatore Albano dell’area sulla quale sono stati poi realizzati immobili e strutture.

Con una delibera del 22 febbraio la giunta ha approvato lo schema di convenzione per la concessione in comodato d’uso provvisorio di una parte degli edifici, più precisamente il locale destinato ad attività teatrali, la palestra col campo da basket con annessi servizi igienici e spogliatoi, il locale dell’asilo nido e alcune altre porzioni minori del complesso.

Sostanzialmente si tratta di un prestito temporaneo in attesa che l’ordine religioso riesca a
vendere l’intera struttura che ormai non è più utile per le attività in quanto già da alcuni mesi le suore hanno lasciato Macomer.

L’intervento del comune servirà anche a salvaguardare i locali dal degrado e dal vandalismo, ma anche e soprattutto consentirà all’ente di disporre di una struttura per finalità sociali rivolte soprattutto ai giovani e non solo. Nella delibera si parla di «utilizzo di parte del complesso immobiliare di proprietà dell’Istituto Madonna di Bonaria, da oltre 50 anni punto di riferimento educativo, formativo e di aggregazione per i giovani di tutte le età».

Nella premessa sono spiegate le ragioni e le finalità per le quali il comune di Macomer intende acquisire in comodato alcune porzioni del complesso: «attivarvi servizi di aggregazione giovanile, con esclusione di ogni attività che possa porsi in contrasto con i principi religiosi, culturali, etici, educativi della Chiesa Cattolica propri dell’ente proprietario».

Poiché l’attività dei Salesiani è di tipo sociale ed è rivolta soprattutto ai giovani, anche questo sarà l’orientamento delle iniziative che il comune di Macomer intende avviare nei locali.

Qualcosa di più si coglie scorrendo la bozza del contratto di comodato approvata dalla giunta comunale. Uno degli scopi è quello di dotarsi di «una sede di riferimento e d’incontro per la vita comunitaria, con lo scopo di promuovere iniziative ed attività culturali, educative, formative, ludiche e di aggregazione ricreativa». Più nello specifico l’accordo indica l’utilizzo dei locali «esclusivamente per attività di aggregazione sociale e ricreativa: centro di aggregazione sociale per minori e centro diurno per disabili». Il comune dovrà farsi carico della manutenzione dei locali e degli impianti e del loro adeguamento alle norme di sicurezza per i locali pubblici e di tutto ciò che è necessario per il loro mantenimento, compresi i costi per eventuali interventi di manutenzione straordinaria. Non è chiaro chi pagherà i tributi, se ancora le Salesiane o se se ne faccia carico il Comune secondo il modello del Cinema Costantino.